Happy End
Sequel
non apertamente dichiarato del precedente Amour
ma di fatto questo film ha
uno sviluppo narrativo che si incastra alla perfezione e inoltre
tratta il medesimo argomento,
la vecchiaia: ad
un certo punto del racconto
il vecchio patriarca Georges confessa
di aver favorito la morte della propria consorte.
Ora vorrebbe seguire la
stessa sorte ma non trova nessuno disposto ad aiutarlo.
Secondo
moltissimi quest’ultimo
lavoro di Haneke non è
all’altezza del precedente. Per quanto mi riguarda, visto con i
miei occhi terrorizzati dall’argomento, invece questo film è
proprio indovinato. Mentre il primo non si può guardare (mi sono
sempre rifiutato di vederlo, sapendo di andare incontro a sensazioni
sgradevoli) questo me lo sono gustato e senza dormire. A parte gli
scherzi, la morte non si può ne esorcizzare ne negare. In
questo caso, però, la morte fa
da sfondo anche ad un altro argomento che ciclicamente si presenta,
la crisi della borghesia come sinonimo di classe dirigente.
Apparentemente incapace di
strutturare ed educare i propri figli a proseguire sulla medesima
strada. Questo, di fatto, è
vero solo in parte perché la borghesia è sempre la a fare il bello
e cattivo tempo protetto dalla sua minoranza dorata e inattaccabile.
regia
Michael
Haneke
sceneggiatura
Michael
Haneke
fotografia
Christian
Berger
montaggio
Monika
Willi
scenografia
Olivier
Radot
suono
Guillaume
Sciama
Jean-Pierre
Laforce
Denise
Gerrard
costumi
Chaterine
Leterrier
trucco
Thi
Loan Nguyen
Thi
Thanh Tu Nguyen
interpreti
Isabelle
Huppert… Anne
Jean-Louis
Trintignant… Georges
Mathieu
Kassovitz… Thomas
Fantine
Harduin… Ève
Franz
Rogowski… Pierre
Laura
Verlinden… Anaïs, seconda moglie di Thomas
Aurélia
Petit… Nathalie
Toby
Jones… Lawrence Bradshaw, fidanzato di Anne
Hille
Perl… suonatrice di viola da gamba
Hassam
Ghancy… Rachid
Nabiha
Akkari… Jamila
Joud
Geistlich… Selin
Philippe
du Janerand… Maître
Barin
Dominique
Besnehard… Marcel, il parrucchiere
Bruno
Tuchszer… ispettore di cantiere
Alexandre
Carriere… ispettore di cantiere
Nathalie
Richard… agente immobiliare
David
Yelland… direttore di banca
Waël
Sersoub… testimone
Marie-Pierre
Feringue… testimone
Florence
Masure… receptionist
Marilyne
Even… moglie della vittima
Maëlle
Bellec… amica di Anaïs
David
El Hakim… cameriere
Frédéric
Lampire… Maître
d’albergo
Timothé
Buquen… Youtuber
Makita
Samba… un migrante nel ristorante
Ibrahim
Koma… un migrante nel ristorante
Alex
Fonfja… un migrante nel ristorante
Youssef
Diawara… un migrante nel ristorante
Jackee
Toto… un migrante nel ristorante
Jean-Erns
Marie-Louise… un migrante in strada
Tito
Eluki… un migrante in strada
Ronald
Licour-Chéry… un migrante in strada
Donatien
Gangbazo… un migrante in strada
Harold
Sossuo… un migrante in strada
Djibril
Soma… un migrante in strada
(…)
produttore
Margaret
Menegoz
Stefan
Arndt
Veit
Heiduschka
Michael
Katz
produzione
Les
Films du Losange
X
Film Creative Pool
Wega
Film
Arte
France Cinéma (co produzione)
France
3 Cinéma (co produzione)
Westdeutcìsche
Rundfunk (co produzione)
Bayerischer
Rundfunk (co produzione)
Arte
(co produzione)
Arte
France (partecipazione)
France
Télévisions (partecipazione)
Canal
+ (partecipazione)
Ciné
+ (partecipazione)
ORF
Film/Femseh-Abkommen (partecipazione)
Centre
National du Cinéma et de l’Image Animée (partecipazione)
Pictanovo
(partecipazione)
la
Région Hauts de France (supporto)
Filmforderungsanstalt
(supporto)
CNC/FFA
Minitraité (supporto)
Osterreichisches
Filminstitut (supporto)
Filmfonds
Wien (supporto)
Kurimages
(supporto)
Europe
Creative – Media (supporto)
distribuzione
internazionale
Les
Films du Losange
distribuzione
italiana
CINEMA
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Tutto intorno, il mondo, e noi al centro incapaci di vederlo.
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Toby Jones (Lawrence Bradshaw, fidanzato di Anne) |
Hassam Ghancy (Rachid, il tuttofare magrebino) |
Nabiha Akkari (Jamila, cuoca e moglie di Rachid) |
Laura Verlinden (Anaïs, seconda moglie di Thomas) |
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